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Fräulein – Una fiaba d’inverno

Recensione

“Fräulein – Una fiaba d’inverno” – Recensione: l’opera prima di Caterina Carone è un film delicato sull’amicizia, che può giungere nel modo più inaspettato, modificando inevitabilmente ciò che siamo

Fräulein - Una fiaba d'inverno

Seppure al primo lungometraggio di finzione, Caterina Carone, classe 1982, non è una cineasta senza esperienza, avendo al suo attivo molti documentari e più d’un premio esposto in soggiorno. Già cimentatasi nella scrittura di racconti, ha partecipato allo Scrpt Lab della Film Fund & Commission dell’Alto Adige come autrice, sviluppando il soggetto da cui è nato il film, sostenuto dalla stessa Film Commission.

Nell’intenzione dell’autrice la pellicola vuol essere una “commedia d’autore semplice”, che faccia ridere e al contempo riflettere, portando sullo schermo un personaggio femminile forte, quello di Regina, interpretata egregiamente da Lucia Mascino, finalmente in un ruolo da protagonista. Nella quotidianità di Regina, che tutti chiamano Fräulein – inteso non tanto come signorina, quanto come zitella per il suo vivere solitario, isolata dal paese – irrompe Walter, alla ricerca di un alloggio per una piccola vacanza, cui presta il volto Christian de Sica.

Fräulein – Una fiaba d’inverno: una favola moderna su come un incontro imprevisto possa mutare il corso di una vita, come la temuta tempesta solare che avvolge il pianeta, tra lo stupore degli abitanti del piccolo paesino in cui si svolgono le vicende

In un paese privo di coordinate spazio-temporali, sommerso dalla neve e dal ghiaccio, accomunato al resto del pianeta dalla tempesta solare incombente, parafrasi della tempesta emotiva che può avvolgere l’animo umano, si muovono i nostri protagonisti, bloccati dalle loro amarezze e da chissà quale esperienza precedente.

Il film è uno spaccato di vita, il lasso temporale in cui le esistenze dei nostri protagonisti si incrociano, compenetrandosi loro malgrado. È il racconto di come gli imprevisti possano segnare le nostre vite ed i sentimenti possano mutare, facendoci guardare mete inesplorate. In un certo senso abbiamo a che fare con un racconto di formazione, seppur tardiva data l’età anagrafica dei protagonisti e la regista sembra volerci dire che non è mai troppo tardi per dare una svolta positiva alle nostre vite.

Fräulein – Una fiaba d’inverno: nonostante ben recitato e ben girato, il film non decolla mai veramente

De Sica e la Mascino sono una bella ‘coppia cinematografica’, i loro personaggi sono ben delineati e facilmente raggiungibili dal pubblico, inoltre è sempre un piacere vedere recitare De Sica fuori dallo stereotipo che gli hanno appiccicato addosso i cinepanettoni sbanca-botteghino; la fotografia poi è il fiore all’occhiello della pellicola.

Eppure qualcosa non va, seppur ben girato e ben recitato il film non raggiunge la piena completezza e una struttura narrativa troppo esile fa perdere di mordente più d’una situazione: sembra sempre si debba attendere una qualche svolta incisiva che però non arriva mai. Va bene non sondare il passato di Regina e Walter, ma i due non parlano mai di loro stessi e questo è poco credibile

La Carone supera l’esame, il film è godibile, i buoni sentimenti non mancano e si ride spesso, ma il racconto non lascia veramente il segno: avrebbe potuto e dovuto osare di più, sia a livello emotivo che drammaturgico.
La palma del personaggio più simpatico va al postino del paese, di cui veste i panni Max Mazzotta.

Maria Grazia Bosu

Trama

Fräulein – Una fiaba d’inverno – Trama

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  • Regia: Caterina Carone
  • Cast: Lucia Mascino, Max Mazzotta, Therese Hämer, Christian De Sica, Irina Wrona
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 90 minuti
  • Produzione: Italia, 2016
  • Distribuzione: Videa – CDE
  • Data di uscita: 26 Maggio 2016

Fraulein - Una fiaba d'inverno“Fräulein – Una fiaba d’inverno” è una pellicola diretta da Caterina Carone, una regista e soggettista italiana pluripremiata, la quale nel corso della sua carriera – iniziata nel 2004 – ha ottenuto importanti riconoscimenti, quali il Premio Solinas (Documentario per il Cinema nel 2008), il Premio per il Miglior Documentario Italiano al Torino Film Festival nel 2009, Premio Miglior Documentario Euganea Film Festival nel 2010 e una nomination al David di Donatello per il Miglior documentario di lungometraggio nel 2010.

Per “Fräulein – Una fiaba d’inverno” la regista Carone ha curato anche soggetto e sceneggiatura; la storia mette in primo piano la vicenda di una donna di nome Regina, che è stata soprannominata da tutti “Fräulein”. La storia del nome della donna, ora scontrosa ‘zitella’ di paese, è legata all’incontro con un uomo, un turista misterioso che un giorno oltrepassò il confine della proprietà di Regina, iniziando così a far parte della vita della donna sconvolgendole la vita come una tempesta, metafora simbolica della tempesta solare effettiva che si è abbattuta sul pianeta Terra causando disagi elettrici oltre ogni immaginazione.

Trailer

Fräulein – Una fiaba d’inverno – Trailer

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