Eco Del Cinema

Fratelli unici – Recensione

Bova e Argentero: due fratelli tanto belli, quanto diversi ma, in fondo in fondo… uguali.

Regia: Alessio Maria Federici – Cast: Raoul Bova, Luca Argentero, Carolina Crescentini, Miriam Leone – Genere: Commedia, colore, 89 minuti – Produzione: Italia, 2014 – Distribuzione: 01 Distribution – Data d’uscita: 2 ottobre 2014.

fratelliuniciPietro (Raul Bova) è un cinico e affermato chirurgo che, nell’inseguire la carriera, ha tralasciato i sentimenti e gli affetti familiari, sgretolando i rapporti con la figlia e la moglie Giulia (Carolina Crescentini), da cui ormai è separato. Francesco (Luca Argentero), suo fratello minore è uno stuntman, aspirante attore, un po’ Peter Pan, un po’ Don Giovanni che, per sua stessa ammissione, non è mai riuscito ad amare.

Un incidente fa perdere la memoria a Pietro, la cui mente regredisce a un’età infantile: ora è lui ad aver bisogno di un tutore e Francesco, per la prima volta e suo malgrado, si trova nel ruolo del fratello maggiore che deve accudire ed instradare il più bisognoso.

Questo capovolgimento di ruoli porterà a evoluzioni nella psiche dei due personaggi. L’uno riscoprirà la purezza e gli affetti di un tempo, sommersi negli anni dalla cenere del cinismo; l’altro ne trarrà una rieducazione sentimentale che gli farà imparare l’alfabeto dell’amore.

Questa di Alessio Maria Federici, alla sua terza prova nel lungometraggio, dopo “Lezioni di cioccolato 2 “ e “Stai lontana da me”, è una commedia romantica d’intenti popolari,  orchestrata ad arte per attrarre il grande pubblico, non a caso il cast è composto da quattro attori tra i più belli del nostro panorama (anche le due donne, Carolina Crescentini e Miriam Leoni, già miss Italia, non sfigurano di fronte a Bova ed Argentero).

Purtroppo manca il mordente di una sceneggiatura graffiante e cattiva che avrebbe dovuto marcare di più i caratteri di personaggi, che risultano sbiaditi, macchiettistici e stereotipati: c’è il cinico che nasconde un animo buono (Bova), il cattivo ragazzo (Argentero) che si scopre migliore di come lui stesso si era dipinto, l’insegnante di yoga Sofia, idealista dell’amore (Miriam Leoni) e redentrice del cattivo, l’ex moglie di Pietro, Giulia (Carolina Crescentini) con un nuovo compagno ma ancora segretamente innamorata del suo ex.

Cosa mai può accadere di sorprendente in questa storia dai buoni sentimenti? Ovviamente nulla, se non lo scontato “lieto fine” di una favola senza quella magia, necessaria a  trasportare lo spettatore nella dimensione fantastica ma reale del “e vissero tutti felici e contenti”.

Danila Belfiore

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