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Ernst Lubitsch

Biografia

Regista incredibilmente prolifico, Ernst Lubitsch ridefinì il genere della commedia influenzandolo per sempre.

Ernst Lubitsch, il regista che fece ridere la Garbo

(Berlino, 28 gennaio 1892 – Los Angeles, 30 novembre 1947)

Ernst Lubitsch BioNato da una famiglia ebrea, il padre era un sarto, è attratto fin da giovanissimo dagli ambienti teatrali, nel fervore intellettuale della Berlino di inizio Novecento.

Nel 1911 entra a far parte dell’importante compagnia di Max Reinhardt e comincia una promettente carriera di attore e regista. A partire dal 1914 si dedica alla regia cinematografica, nella nascente industria tedesca. Il suo primo successo è l’horror “Gli occhi della mummia” (1918) con la famosa attrice Pola Negri, ma si impone rapidamente anche con commedie divertenti e satiriche, come “La principessa delle ostriche” (1919), nelle quali mette alla berlina la follia degli arricchiti. Il suo kolossal ad alto budget “Theonis, la donna dei faraoni” (1922) attira su di lui le attenzioni delle major di Hollywood. Lubitsch si trasferisce a Los Angeles definitivamente nel 1922 per lavorare con l’attrice Mary Pickford, una dei fondatori della United Artists. La dirige infatti in “Rosita” (1923) un film drammatico che è un grande successo commerciale.

Ernst Lubitsch, il principe di Hollywood

Grazie alla notorietà acquisita lavorando con la Pickford, il regista firma un contratto per la Warner, dive si specializza soprattutto in commedie come “Matrimonio in quattro” (1924) e “Il ventaglio di lady Windermere” (1925). Mentre il suo prestigio si accresce per merito del suo stile di ripresa elegante e sofisticato, Lubitsch decide di passare alla MGM con “Il principe studente” (1927). La rivoluzione del sonoro favorisce la sua regia, permettendogli di affrontare la commedia con l’aggiunta di dialoghi scoppiettanti e sofisticati. Nel 1929 gira “Il principe consorte” con Maurice Chevalier, suo primo sonoro, seguito da “Paramount Revue” (1930) e “L’allegro tenente” (1931), tutte storie di grande successo che sarebbero diventate presto dei prototipi per il genere musical. Gli anni Trenta sono il periodo d’oro di Lubitsch: le sue pellicole amorali e divertenti fanno parlare di un vero e proprio “Lubitsch touch”, tocco alla Lubitsch. Di questi anni sono “Mancia competente” (1932), che narra le vicende di un’elegante coppia di ladri, “Se avessi un milione” (1932) e “Partita a quattro” (1933) con un grande Gary Cooper.

Il grido di attori e produttori: Vogliamo Lubitsch!

Ma Lubitsch non si dedica solo alle commedie, toccando tutti i generi dal dramma, “L’uomo che ho ucciso” (1932), al musical, “La vedova allegra” (1934). Nel 1939 dirige Greta Garbo in “Ninotchka”, coprodotto da Billy Wilder. Con una satira aperta dello stalinismo, il lungometraggio dimostrare le doti comiche della Garbo, intrappolata fino ad allora in parti drammatiche, tanto che venne pubblicizzato con lo slogan “La Garbo ride!” Nel 1942 il regista tedesco gira quello che è forse il suo lavoro più famoso, “Vogliamo vivere!”, dal quale Mel Books trasse un remake nel 1983. La storia narra le avventure di una troupe di attori intrappolati nella Polonia occupata dai nazisti che riescono infine a fuggire sull’aereo di Hitler. La pellicola è anche ricordata come l’ultima grande interpretazione di Carol Lombard che muore di lì a poco in un incidente aereo.

Ernst Lubitsch, “Il cielo può attendere”

Un altro dei maggiori successi di Lubitsch è “Il cielo può attendere” (1943) con Don Ameche nei panni di un defunto che racconta tutta la sua vita prima di essere ricevuto all’Inferno (e viene infine spedito in Paradiso). A metà degli anni Quaranta la salute del regista comincia però a declinare e si manifestano i sintomi di una grave cardiopatia. A Hollywood si affrettano a concedergli l’Oscar alla carriera poiché, nonostante le nomination, non è mai riuscito a vincerne uno. Lubitsch dirada i suoi lavori, ma non accetta di ritirarsi.

Mentre sta realizzando “La signora in ermellino” (1948), musical in costume con Douglas Fairbanks e Betty Grable, ha un fatale attacco di cuore, il quinto in pochi anni, che lo stronca il 30 novembre 1947.

Al suo funerale si dice che Billy Wilder abbia esclamato con tristezza: «Ecco, niente più Lubitsch…» e che William Wyler gli abbia risposto: «E c’è di peggio. Niente più film di Lubitsch».

Fabio Benincasa

Filmografia

Ernst Lubitsch Filmografia – Cinema

Ernst Lubitsch Filmografia

Ernst Lubitsch insieme a Oliver T. Marsh e John Barrymore sul set del film “La valanga”.

  • Signorina schiuma di sapone, (1914)
  • Meyer als Soldat, (1914)
  • Sul ghiaccio, (1915)
  • Moscacieca, (1915)
  • Zucchero e cannella, (1915)
  • Società tenori, (1916)
  • Der Schwarze Moritz, (1916)
  • Pinkus l’emporio della scarpa, (1916)
  • Tenente per ordini superiori, (1916)
  • Il coro misto femminile, (1916)
  • Quando ero morto, (1916)
  • Quando quattro persone fanno la stessa cosa, (1917)
  • Il diario di Ossi, (1917)
  • Re delle camicette, (1917)
  • L’allegra prigione, (1917)
  • Gli occhi della mummia, (1918)
  • Il carrettiere Henschel, (1918)
  • Il caso Rosentopf, (1918)
  • Il cavaliere del Toboga, (1918)
  • Il principe Sami, (1918)
  • La ragazza del balletto, (1918)
  • Non vorrei essere un uomo, (1918)
  • Sangue gitano, (1918)
  • La sbornia, (1919)
  • Meyer il berlinese, (1919)
  • La bambola di carne, (1919)
  • La principessa delle ostriche, (1919)
  • La ragazza della Svevia, (1919)
  • Madame du Barry, (1919)
  • Meine Frau, die Filmscheuspielerin, (1919)
  • Due sorelle, (1920)
  • Sumurun, (1920)
  • Anna Bolena, (1920)
  • Romeo e Giulietta sulla neve, (1920)
  • Lo scoiattolo, (1921)
  • Theonis, la donna dei faraoni, (1922)
  • Rosita, (1923)
  • La fiamma dell’amore, (1923)
  • Matrimonio in quattro, (1924)
  • Tre donne, (1924)
  • La zarina, (1924)
  • Baciami ancora, (1925)
  • Il ventaglio di Lady Windermere, (1925)
  • La vita è un charleston, (1926)
  • Il principe studente, (1927)
  • Lo zar folle, (1928)
  • La valanga, (1929)
  • Il principe consorte, (1929)
  • Paramount Revue, (1930)
  • Montecarlo, (1930)
  • L’allegro tenente, (1931)
  • Mancia competente, (1932)
  • L’uomo che ho ucciso, (1932)
  • Se avessi un milione (Episodio The Clerk), (1932)
  • Un’ora d’amore, (1932)
  • Partita a quattro, (1933)
  • La vedova allegra, (1934)
  • Angelo, (1937)
  • L’ottava moglie di Barbablù, (1938)
  • Ninotchka, (1939)
  • Scrivimi fermo posta, (1940)
  • Quell’incerto sentimento, (1941)
  • Vogliamo vivere!, (1942)
  • Il cielo può attendere, (1943)
  • Fra le tue braccia, (1946)
  • La signora in ermellino, (terminato da Otto Preminger) (1948)

Ernst Lubitsch Filmografia – Attore

  • Das Mirakel, regia di Max Reinhardt (1912)
  • Die ideale Gattin, (Cortometraggio) (1913)
  • Meyer sulle Alpi, (Cortometraggio) (1913)
  • Signorina schiuma di sapone, regia di Ernst Lubitsch (1914)
  • La ditta si sposa, regia di Carl Wilhelm (1914)
  • Bedingung: Kein Anhang, regia di Stellan Rye, (Cortometraggio) (1914)
  • Notti veneziane, regia di Max Reinhardt (1914)
  • L’orgoglio della ditta, regia di Carl Wilhelm (1914)
  • Wie ich ermordet wurde, regia di Louis Ralph (1915)
  • Arme Maria!, regia di Max Mack e Willy Zeyn, (Cortometraggio) (1915)
  • Sul ghiaccio, regia di Ernst Lubitsch (1915)
  • Moscacieca, regia di Ernst Lubitsch (1915)
  • Zucchero e cannella, regia di Ernst Lubitsch, (Cortometraggio) (1915)
  • Fräulein Piccolo, regia di Franz Hofer (1914)
  • Robert und Bertram, regia di Max Mack (1915)
  • Quando ero morto, regia di Ernst Lubitsch, (Cortometraggio) (1916)
  • Il dottor Satansohn, regia di Edmund Edel, (Cortometraggio) (1916)
  • Pinkus l’emporio della scarpa, regia di Ernst Lubitsch (1916)
  • Moritz negro, regia di Georg Jacoby (1916)
  • Il coro misto femminile, regia di Ernst Lubitsch (1916)
  • Tenente per ordini superiori, regia di Danny Kaden (1916)
  • Società tenori, regia di Ernst Lubitsch (1916)
  • Der erste Patient, regia di Ernst Lubitsch, (Cortometraggio) (1917)
  • Il diario di Ossi, regia di Ernst Lubitsch (1917)
  • Re delle camicette, regia di Ernst Lubitsch, (Cortometraggio) (1917)
  • Hans Trutz nel paese di cuccagna, regia di Paul Wegener (1917)
  • Quando quattro persone fanno la stessa cosa, regia di Ernst Lubitsch, (Cortometraggio) (1917)
  • L’allegra prigione, regia di Ernst Lubitsch (1917)
  • Il principe Sami, regia di Ernst Lubitsch, (Cortometraggio) (1918)
  • Il cavaliere del Toboga, regia di Ernst Lubitsch (1918)
  • Il caso Rosentopf, regia di Ernst Lubitsch (1918)
  • Meyer il berlinese, regia di Ernst Lubitsch (1919)
  • Käsekönig Holländer, regia di Ernst Lubitsch, (Cortometraggio) (1919)
  • La bambola di carne, regia di Ernst Lubitsch (1919)
  • Sumurun, regia di Ernst Lubitsch (1920)
  • Mr. Broadway, regia di Johnnie Walker e Edgar G. Ulmer (1933)

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