Eco Del Cinema

Éric Rohmer

Biografia

Éric Rohmer è stato un regista e sceneggiatore francese, parte del gruppo di artisti cinematografici della corrente Nouvelle Vague noti come Cahiers du Cinéma.

Éric Rohmer, la nascita della Nouvelle Vague

(Tulle, 4 aprile 1920 – Parigi, 11 gennaio 2010)

Éric RohmerÉric Rohmer il cui vero nome era Maurice Henri Joseph Schérer, nato il 4 aprile 1920, è stato uno dei più intellettuali e sensibili interpreti della densa stagione della Nouvelle Vague in Francia. La sua precisa data di nascita resta incerta, secondo alcune biografie potrebbe essere nato anche il 20 o il 21 marzo dello stesso anno. Nato a Tulle, vicino Limoges, da una famiglia di tradizioni intellettuali, il giovane Maurice si interessa fin da giovane di cinema e giornalismo, mentre studia per diventare insegnante di liceo.

Trasferitosi ben presto a Parigi, fra i vari pseudonimi che usa per scrivere sui giornali adotta ben presto quello di Éric Rohmer, unendo il nome di uno dei suoi attori preferiti, Eric Von Stroheim, con il cognome dello scrittore di fantascienza Sax Rohmer, autore della serie del “Dottor Fu Manchu”. Nel 1950 si accosta al gruppo dei “Cahiers du Cinéma” che include tra i collaboratori i futuri registi Godard, Truffaut, Chabrol e Rivette.

Insieme all’amico Chabrol si interessa soprattutto di cinema di genere e un suo studio su Hitchcock è ancora considerato un classico fondamentale della storia del cinema. Alla fine del decennio, quasi tutti i membri dei “Cahiers” decidono di passare dalla critica alla regia, per cercare di mettere in pratica le loro teorie: è l’atto di nascita del movimento della Nouvelle Vague. Rohmer, che dal 1957 è il redattore capo della rivista, non si sottrae alla sfida e nel 1959 realizza il suo primo film, “Il segno del leone”. Il film è molto innovativo per l’epoca, privo di colonna sonora, con un ritmo lento e passa completamente inosservato, al contrario degli esordi coevi di Truffaut e Godard.

Il fautore di antologie filmiche

eric rohmer cinepresaÉric Rohmer, nel 1963, si associa al collega svizzero Barbet Schroeder per fondare la casa di produzione Les Films du Losange, in modo da assicurarsi una piena indipendenza dalle strutture industriali cinematografiche. Come primo progetto il regista francese concepisce una serie di film che battezza “Sei racconti morali”. Ognuno dei sei film ha la stessa trama con alcune variazioni e con diversi personaggi: un uomo è tentato di tradire la donna che ama, ma riesce a resistere alla tentazione. I primi due “La fornaia di Monceau” (1963) e “La carriera di Suzanne” (1963) sono dei cortometraggi, ma i successivi, usciti fra il 1967 e il 1972, sono veri e propri film. La critica comincia a riconoscere il valore del regista che con “La collezionista” (1967) vince l’Orso d’Oro a Berlino.

Dopo due film colti e raffinati, adattati da opere letterarie come “La marchesa von O.” (1976) dal racconto di Von Kleist e “Perceval Le Gallois” (1978) tratto dai cicli medievali di Chrétien de Troyes, Éric Rohmer decide di programmare un’altra serie di film collegati fra loro. Nasce il ciclo “Commedie e proverbi”, una serie destinata a illustrare famosi proverbi francesi nella forma di una commedia. “Il raggio verde” (1986), interpretato delicatamente a una grande Marie Rivière, è considerata l’opera più riuscita della serie, probabilmente l’unica di Rohmer che abbia avuto un certo successo di sala e che viene premiata con il Leone d’Oro a Venezia.

Éric Rohmer, un regista per tutte le ‘stagioni’

Gli anni ’90 sono occupati dalla produzione di un ciclo intitolato “Racconti delle quattro stagioni”, nel quale ogni film racconta una storia d’amore che si svolge in una diversa stagione dell’anno e fra persone di età differente. “Racconto di primavera”, il primo, esce nel 1990, “Racconto d’autunno”, l’ultimo, arriva sugli schermi nel 1998, ed è probabilmente il migliore della serie, insieme al “Racconto d’estate” (1996), uscito in Italia col titolo di “Un ragazzo, due ragazze”. La messa in scena stringata e apparentemente dimessa di queste storie sottolinea magnificamente la recitazione degli attori e il lirismo ambiguo delle situazioni. Il ciclo consacra definitivamente il nome di Éric Rohmer come uno dei maestri del cinema intellettuale in Europa. Nonostante l’età avanzata, il regista francese non rinuncia a fare cinema neppure nel nuovo secolo, distanziando però la produzione di film e rinunciando ai suoi progetti seriali.

Escono così “La nobildonna e il duca” (2000), una storia d’amore ambientata ai tempi della Rivoluzione francese, “Triple Agent – Agente speciale” (2004), drammatica storia di spionaggio nella Francia degli anni ’30 e “Gli amori di Astrea e Celadon” (2007), raffinato adattamento di un’opera del teatro barocco, acclamato dalla critica al Festival di Venezia. Éric Rohmer muore improvvisamente nella sua casa di Parigi l’11 gennaio 2010, a 89 anni d’età.

Fabio Benincasa

Filmografia

Éric Rohmer Filmografia – Cinema

eric rohmer l'amore il pomeriggio

Una scena tratta da “L’amore il pomeriggio”, che mostra la cura con cui Rohmer tratta la componente erotica nei suoi film.

 

  • Il segno del leone (1959)
  • La fornaia di Monceau (1962)
  • La carriera di Suzanne (1963)
  • La collezionista (1967)
  • La mia notte con Maud (1969)
  • Il ginocchio di Claire (1970)
  • L’amore il pomeriggio (1972)
  • La Marchesa von… (1976)
  • Perceval le Gallois (1978)
  • La moglie dell’aviatore (1981)
  • Il bel matrimonio (1982)
  • Pauline alla spiaggia (1982)
  • Le notti della luna piena (1984)
  • Il raggio verde (1986)
  • L’amico della mia amica (1987)
  • Racconto di primavera (1989)
  • Racconto d’inverno (1992)
  • Un ragazzo, tre ragazze (1996)
  • Racconto d’autunno (1998)
  • Reinette e Mirabelle (1987)
  • Bois ton café, il va être froid (1987)
  • L’albero, il sindaco e la mediateca (1992)
  • Incontri a Parigi (1995)
  • La nobildonna e il duca (2001)
  • Triple Agent – Agente speciale (2004)
  • Gli amori di Astrea e Celadon (2007)
  • La proposition (2008)

Éric Rohmer Filmografia – Cortometraggi

  • Journal d’un scélérat (Cortometraggio di 16 minuti) (1950)
  • Présentation ou Charlotte et son steak (Cortometraggio di 12 minuti) (1951)
  • Les petites filles modèles (progetto incompiuto) (Cortometraggio) (1952)
  • Bérénice (Cortometraggio di 15 minuti) (1954)
  • La sonate à Kreutzer (Cortometraggio di 50 minuti) (1956)
  • Veronica e il suo tontolone (Cortometraggio di 20 minuti) (1958)
  • Nadja à Paris (Cortometraggio di 13 minuti) (1964)
  • Place de l’Étoile (episodio di Parigi di notte) (Cortometraggio di 15 minuti) (1965)
  • Une étudiante d’aujourd’hui (Cortometraggio di 13 minuti) (1966)
  • Fermière à Montfaucon (Cortometraggio di 13 minuti) (1967)
  • Le Canapé rouge (Cortometraggio di 32 minuti) (2005)

Éric Rohmer Filmografia – Televisione

  • Catherine de Heilbronn (1979)
  • Les Jeux de société (1989)

Éric Rohmer Filmografia – Documentari

  • Les Cabinets de physique au XVIIIème siècle (1964)
  • Les Métamorphoses du paysage, (l’era industriale) (1964)
  • Perceval ou le conte du Graal (1965)
  • Don Quichotte de Cervantès (1965)
  • Les Histoires extraordinaires d’Edgar Poe (1965)
  • Les Caractères de La Bruyère (1965)
  • Entretien sur Pascal (1965)
  • Carl Th. Dreyer (1965)
  • Victor Hugo: Les Contemplations (1966)
  • La celluloide e il marmo (1966)
  • Entretien avec Mallarmé (1966)
  • Nancy au XVIIIe siècle (1966)
  • Louis Lumière avec Jean Renoir et Henri Langlois (1966)
  • Victor Hugo architecte (1969)
  • Le Béton dans la ville (1969)
  • Villes nouvelles – Quattro trasmissioni sull’architettura (1975)

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