Eco Del Cinema

Dopo la guerra

Trama

  • Regia: Annarita Zambrano
  • Cast: Barbora Bobulova, Giuseppe Battiston, Orfeo Orlando, Fabrizio Ferracane, Charlotte Cétaire
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 100 minuti
  • Produzione: Francia, 2017
  • Distribuzione: I Wonder Pictures

Dopo la guerra locandinaAmbientato nella Bologna del 2002, durante l’esplosione delle proteste contro la riforma del lavoro presso le università, “Dopo la guerra” segue le vicende di Marco, un ex-militante di estrema sinistra condannato all’ergastolo e rifugiatosi in Francia, grazie alla dottrina Mitterand, vent’anni prima.

In seguito all’omicidio di un giudice, lo Stato italiano lo accusa di essere uno degli organizzatori e ne richiede l’estradizione. L’uomo decide così di fuggire insieme alla figlia Viola, gettando la sua famiglia in una guerra mediatica.

Sarà proprio la famiglia, più di tutti, a subire le conseguenze delle azioni di Marco: sua sorella Anna, professoressa di italiano in un liceo di Bologna, il cognato Riccardo, giudice penale in ascesa, Bianca, la loro figlia di 10 anni e la madre Teresa.

Dopo la guerra: un difficile e sanguinario capitolo della storia italiana

“Dopo la guerra” segna il debutto alla regia di Annarita Zambrano, di certo indimenticabile visto la presentazione del film al Festival di Cannes 2017 nella sezione Un Certain Regard, dove è stato accolto favorevolmente dal pubblico e dalla critica.

Per il suo primo lungometraggio, la Zambrano ha scelto un argomento non facile, ma sicuramente interessante dato che la stessa regista, nata nel 1972, ha vissuto sulla propria pelle le lotte politiche di quegli anni.

Ho una profonda connessione personale con la storia che ho scelto di raccontare”, afferma la regista. “La mia generazione è figlia dei danni collaterali di un certo terrorismo. Dal 1969 al 1988, il terrorismo rosso e nero ha provocato oltre 400 vittime e 15 mila attentati in Italia. Quella violenza quotidiana ha lasciato un segno profondo nella mia infanzia e adolescenza, come in quelle dei miei amici”.

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