Eco Del Cinema

Dancing with Maria – Recensione

 

Ivan Gergolet propone un intenso e interessante incontro con la celebre ballerina Maria Fux

Regia: Ivan Gergolet – Cast: Maria Fux, Martina Serban, Maria José Vexenat, Marcos Ruiz, Macarena Battista – Genere: Documentario, colore, 72 minuti – Distribuzione: Italia, Argentina, Slovenia, 2014 – Produzione: ExitMedia – Data di uscita: 26 febbraio 2015.

dancingwithmariaLa famosa danzatrice argentina Maria Fux ha oggi più di novant’anni e ancora svolge regolarmente i suoi corsi nel suo studio a Buenos Aires. Ivan Gergolet ha voluto incontrarla per raccontare la sua storia e cogliere il senso profondo della sua danza.

Questa pellicola porta dunque all’interno delle lezioni della Fux proprio alla ricerca del suddetto senso, soffermandosi sui suoi metodi particolarissimi e, soprattutto, sui volti dei suoi allievi, ai quali il regista dà spazio – facendogli raccontare di Maria, raccontandosi intanto nelle loro situazioni personali spesso segnate da impedimenti fisici o mentali – mettendo in risalto un tratto fondamentale della concezione che la protagonista ha della danza, ovvero che essa riguarda tutti quelli che sono vivi in qualsiasi maniera possibile e non solo quelli che abitualmente chiamiamo ballerini.

Attraverso questa visita allo ‘studio’ il regista riesce dunque a dare conto di quanto sia radicale la piccola grande rivoluzione che Maria Fux ha portato con il suo metodo. Ballare significa innanzitutto vivere, acquisendo consapevolezza di quel ritmo necessariamente presente dentro di noi, che ci consente di abitare lo spazio circostante in totale libertà, spinti esclusivamente dalla voglia di assecondare gli impulsi motori che questo stesso spazio ci stimola.

L’incontro proposto da Gergolet con questo film ha sicuramente la capacità di far riflettere sulla possibilità che il nostro senso estetico sia viziato da un atteggiamento antidialettico nei confronti dello spazio che abitiamo, che generalmente significhiamo solo secondo una logica di uso e consumo, quando in realtà, ciò che forse saremmo più predisposti a fare con esso sarebbe viverlo danzando.

Claudio Di Paola

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