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Cuori Puri

Recensione

Cuori Puri – Recensione: un film sulla guerra tra poveri nella periferia romana presentato a Cannes nella Quinzaine des Rèalisateurs

Cuori puri, una scena

Prende ispirazione da un fatto realmente accaduto nel 2011 a Torino, il film di Roberto De Paolis “Cuori puri”, una storia di amori adolescenziali, con problematiche legate al razzismo. La dolce Agnese (Selene Caramazza) ha promesso di rimanere vergine fino al matrimonio, ma l’incontro con Stefano (Simone Liberati) cambierà i suoi progetti. La madre della ragazzina, Marta (Barbara Bobulova), guarda preoccupata a questi sviluppi. Cattolica integralista e indurita dalla vita e dalla solitudine.

Roberto De Paolis, con “Cuori Puri”, porta in scena una società degradata dove ogni stereotipo si rivela privo di ogni fondamento, dove buoni e cattivi esistono in tutti gli strati sociali.

Cuori Puri: un film dominato da una tensione altissima che parte lentamente per arrivare ad un finale sorprendente

Cuori puri, foto di scenaInizia e finisce con un inseguimento nella periferia romana “Cuori puri”. Fin dall’inizio è chiaro a tutti che le vite di Agnese e di Stefano sono destinata ad incrociarsi, ma la strada sarà lunga e contorta come la narrazione del film.

Sono molto diverse le esperienze di vita dei due protagonisti. Uno è un delinquentello che cerca una rivalsa, l’altra invece è prigioniera di un’educazione religiosa che sconfina nell’integralismo. Entrambi sono uniti dallo squallore della periferia romana che potrebbe essere quella di qualsiasi città del mondo.

Lui sorveglia il parcheggio di un centro commerciale confinante con un campo rom separato solamente da una rete, una barriera tra due mondi che più lontani non si può. Lei sembra felice nel bozzolo della comunità cattolica che l’accoglie, ma non per scelta sua.

La chiave di lettura scelta dal regista è quella di dare più spazio possibile all’improvvisazione dei due ragazzi, che sono seguiti costantemente da una camera tenuta a spalla. Rendendo il tutto più naturale.

“Cuori puri” sono quelli dei coetanei di Agnese che decidono di portare l’anello che simboleggia la castità, ma lo è anche quello di Stefano, che rifiuta i suoi vecchi amici, Emanuele (Edoardo Pesce), un piccolo pusher.

Cuori puri, la rappresentazione della realtà senza giudizio

Nel corso della narrazione, entrambi i protagonisti, cadranno e si rialzeranno per poi ritrovarsi in una scena d’amore veramente ben fatta. Il colpo di coda arriva Cuori puri immagine del filmproprio in questo momento, con la decisione di Agnese di fingere uno stupro da parte di un gruppo di Rom per non fare scoprire alla madre la perdita della sua tanto importante verginità.

Lo spettatore fatica un po’ per tirare il filo della storia, confuso dai tanti spunti che gli arrivano. C’è da dire che tanta fatica è compensata da un finale illuminante. I luoghi comuni sul razzismo imperante sparsi ovunque si confermano e si negano continuamente.

Il regista non giudica niente e nessuno. Guarda a tutto ciò che dirige con assoluta obiettività, dal mondo Rom al prete Don Luca (Stefano Fresi). Lo stesso vale per la rigida madre di Agnese e per i due genitori di Stefano, poveri tra i poveri.

Cuori Puri: Roberto De Paolis dirige una convincente opera prima che arriva dritta al cuore dello spettatore

La fotografia è assolutamente naturale e le inquadrature sono pressoché inesistenti per scelta registica. Il risultato finale è un film fresco e coinvolgente come i due interpreti principali, da una parte si trova la delicatissima Selene Caramazza e dall’altra l’incisivo Simone Liberati, già visto in “Suburra” di Sollima.

L’interpretazione della madre ci ha fatto scoprire una ben calibrata Barbara Bobulova e, infine, si può dire che anche l’ironica dei due personaggi Lele (Edoardo Pesce) e Don Luca (Stefano Fresi) è  straripante nella sua fisicità, riuscendo a dare quel tocco in più che serve allo spettatore per poter comprendere la complessita dei due mondi.

Ivana Faranda

Trama

  • Titolo originale: Cuori Puri
  • Regia: Roberto De Paolis
  • Cast: Selene Caramazza, Simone Liberati, Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce, Antonella Attili, Federico Pacifici, Isabella Delle Monache
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 114 minuti
  • Produzione: Italia, 2017
  • Distribuzione: Cinema
  • Data di uscita: 24 Maggio 2017

Cuori Puri posterDue giovani ragazzi italiani si incontrano e si innamorano. Sono Agnese, diciotto anni, e Stefano, venticinque anni. Non potrebbero essere più diversi. Lui violento, con un lavoro da custode di un parcheggio al confine con un campo rom; lei ragazza di chiesa che ha fatto voto di castità fino al matrimonio. Nonostante l’immensa diversità, un sentimento sincero li avvolge quando sono insieme. Quello stesso amore, che nasce dai loro cuori puri, li metterà di fronte a scelte di vita incredibilmente difficili.

Un film sulla verginità, quello di Roberto De Paolis, che non riguarda semplicemente la virtù dei corpi, ma anche quella della diversità che circonda i protagonisti. Come racconta il regista nelle sue note dedicate al film, “Cuori Puri” è un film che racconta di muri e barriere che vengono innalzate, per paura, probabilmente, di rischiare la diversità. I mondi di Agnese e Stefano finiranno per entrare in collisione, tanto da mettere in dubbio ogni certezza che i ragazzi hanno imparato a costruire intorno a loro stessi.

In particolare sarà Agnese a lasciarsi tormentare dai suoi ideali, abbastanza da prendere una decisione che potrebbe cambiare la sua vita per sempre.

Cuori puri: un amore ingenuo interpretato da due giovani emergenti

“Cuori Puri” di Roberto De Paolis può vantare un cast molto interessante. Se nei panni dei personaggi secondari troviamo attori come Barbora Bobulova (“La spettatrice”, “Cuore Sacro”) e Stefano Fresi (“Smetto quando voglio”); protagonisti del film sono due talenti assolutamente emergenti nel mondo del cinema. Ad interpretare i due innamorati Agnese e Stefano sono Selene Caramazza e Simone Liberati. La prima, ventiquattrenne palermitana, ha esordito in TV in “Squadra Antimafia” e “Il bello delle donne”. Il secondo, ventinovenne romano, ha avuto piccoli ruoli al cinema in film, come “Suburra” e il recente “Il permesso – 48 ore fuori” per la regia di Claudio Amendola.

Per la sua opera prima, De Paolis ha scelto, quindi, due volti nuovi e pieni di speranza, perfetti per raccontare la storia di un’amore e i suoi ostacoli. Il film è stato selezionato per la “Quinzaine des Réalisateurs” al Festival di Cannes 2017.

Trailer

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