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Cosmonauta – Recensione

Esordio alla regia di Susanna Nicchiarelli con un film interessante sugli anni della Guerra Fredda vissuti tramite gli occhi dell’adolescenza

Regia: Susanna Nicchiarelli – Cast: Claudia Pandolfi, Sergio Rubini, Miriana Raschillà, Pietro Del Giudice, Michelangelo Ciminale, Valentino Campitelli, Susanna Nicchiarelli, Angelo Orlando – Genere: Commedia, colore, 85 minuti – Produzione: Italia, 2009 – Distribuzione: Fandango – Data di uscita: 11 settembre 2009.

cosmonautaÈ perché si sente comunista che a nove anni Luciana decide di scappare dalla chiesa, come una sposa che ci ripensa, prima di fare la prima comunione. È il 1957 e le imprese spaziali sono in piena espansione, Laika, la cagnetta, è stata inviata in orbita e Gagarin sarà il primo cosmonauta a seguirla nell’impresa. Intanto gli anni passano e Luciana, nel 1963, vive un presente ingombrante, con un fratello (che gli ha trasmesso la passione politica) che soffre di epilessia, un patrigno che odia, e il Partito che impone rigide regole. Ed è così che come la prima cosmonauta, Valentina Tereshkova, deve vedersela da sé e combattere contro chi vorrebbe mettere a freno la sua personalità.

Esordio alla regia di Susanna Nicchiarelli, “Cosmonauta”, premiato alla sessantaseiesima Mostra di Venezia nella sezione Controcampo, racconta la storia di una giovane, orfana di “un vero comunista”, che vive in un tempo storico in cui l’impegno politico, a differenza di oggi, è già fortemente presente in età adolescenziale, quando l’ideologia rappresenta un appiglio e una sorta di via di fuga a quelle che sono le problematiche famigliari e private. La regista segue passo passo la sua protagonista (Miriana Raschillà) che si lancia spregiudicata e aggressiva incontro alla vita, trovando spesso opposizione da parte dell’autorità, sia essa rappresentata dal Partito o dalla famiglia.

Interessante l’approccio della Nicchiarelli che registra ottimamente il clima di Guerra Fredda attraverso la corsa allo spazio da parte delle due superpotenze. Buona la performance di tutto il cast a partire da Sergio Rubini nei panni del patrigno e Claudia Pandolfi in quelli della madre di Luciana. Una nota di merito oltre che per Miriana Raschillà anche per Valentino Campitelli. Ottimamente rievocativa la colonna sonora.

Tiziano Filipponi

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