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Come lo sai – Recensione

James L. Brooks, famoso per aver collezionato in un colpo solo, nel 1983, tre Oscar (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura non Originale) con “Voglia di tenerezza”, torna sul grande schermo con una commedia simpatica e divertente: “Come lo sai”

(How Do You Know) – Regia: James L. Brooks – Cast: Reese Witherspoon, Jack Nicholson, Paul Rudd, Owen Wilson, Kathryn Hahn – Genere: Commedia, colore, 113 minuti – Produzione: USA, 2010 – Distribuzione: Sony Pictures – Data di uscita: 18 febbraio 2011.

comelosai“Come lo sai” che sei innamorato? “Come lo sai” se hai incontrato la persona giusta? Questi sono gli interrogativi che pone allo spettatore James L. Brooks, in una commedia romantica ben riuscita, che l’aggettivo ‘tenera’ rispecchia nella sua completezza.

Delicata perché il racconto dipana vicende umanamente complicate con naturalezza e dolcezza, senza indugiare in drammi, filtrando tutto con spirito e comicità. I protagonisti, potenzialmente felici e sereni, vengono travolti da situazioni inaspettate che li confondono sia sentimentalmente che materialmente.

Brooks ha sempre proposto al pubblico cinematografico vicende in cui le vere star sono i sentimenti, quasi a voler dire che senza affetti siamo solo involucri vuoti. Anche in quest’ultima fatica non viene meno alle sue abitudini e segue un registro comico in sintonia col racconto, che non lo svilisce, bensì lo arricchisce, alleggerendo le sventure a tal punto da far capire che c’è sempre una via d’uscita.

Il premio ‘tenerone’ va a Paul Rudd, il Mike delle ultime due stagioni di “Friends”, protagonista nel 2010 di “A cena con un cretino”. Il suo George è un giovanotto buono e ingenuo, forse un po’ troppo, dato il posto di rilievo che occupa e per gli ‘squali’ che lo attorniano. È un insanabile ottimista e, pur dovendo affrontare un mare di guai, non perde il suo spirito e rimane disponibile verso tutti.

Il ruolo di Lisa, la protagonista femminile è affidato a Reese Witherspoon, che ha dimostrato negli anni di stare a proprio agio sia ‘nei panni delle bionde’, sia in ruoli drammatici. Qui è un’atleta in difficoltà, dal futuro incerto, ma disposta a mettersi in gioco per costruire qualcosa di solido.

Non manca il ragazzo bello e spensierato, un po’ superficiale, ma veramente simpatico, Matty. Brooks ha creato il personaggio appositamente per Owen Wilson, talmente ispirato in questi ruoli da sembrare quasi che sullo schermo porti se stesso, a dimostrazione che un bravo attore, quando è in scena, riesce ad allontanare tutti gli affanni della propria vita.

Deliziosa Kathryn Hahn, la Lily di “Crossing Jordan”, esprime a pieno la sua verve comica, brillante nei panni dell’ansiosa assistente di George, un po’ amica e un po’ mamma del suo ‘boss’.

Per come la vede il regista – e chi scrive concorda – quando t’innamori lo sai, senza dover troppo indagare ed è talmente evidente che non potrebbe essere altrimenti. Lo consigliamo a tutti, poiché garbato e mai banale.

Si fatica un po’ a capire perché una commedia romantica sia uscita dopo e non prima dell’amato/odiato San Valentino.

Maria Grazia Bosu

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