Eco Del Cinema

Colpi di fulmine – Recensione

Il cinepattone con le parolacce al posto giusto

Regia: Neri Parenti – Cast: Christian De Sica, Pasquale Petrolo, Claudio Gregori, Luisa Ranieri, Anna Foglietta, Arisa, Simone Barbato – Genere: Commedia, colore, 104 minuti – Produzione: Italia, 2013 – Distribuzione: Filmauro – Data di uscita: giovedì 13 dicembre 2012.

colpi-di-fulmine“Colpi di fulmine” è un film a due episodi sul tema dell’amore a prima vista.

Nella prima parte Alberto (Christian De Sica) è uno psichiatra che finisce nel mirino del fisco. Nonostante la sua innocenza teme di finire in carcere prima di poter chiarire la sua posizione. Per questo motivo si traveste da prete e fugge in un paesino del Trentino, dove viene accolto come nuovo parroco della comunità. Le cose si complicano quando però il finto prete si innamora di Angela (Luisa Ranieri), promessa sposa del sindaco e maresciallo dei carabinieri.

Il secondo episodio ha invece per protagonista Ermete (Claudio Gregori), ambasciatore italiano presso la Santa Sede. Il diplomatico un giorno perde la testa per una pescivendola (Anna Foglietta) che parla solo in romanesco e ha modi da popolana verace. Per conquistarla Ermete decide di diventare un vero coatto, missione apparentemente impossibile nella quale si farà aiutare dal proprio autista Nando (Pasquale Petrolo).

Quest’anno il fedele e puntuale appuntamento natalizio al cinema riserva una grossa sorpresa: il cinepanettone è cambiato, ora ha il sapore delle commediole romantiche del passato. Con “Colpi di fulmine”, infatti, ci troviamo davanti a una versione più edulcorata delle volgarità, degli stereotipi, degli adulteri e delle soubrette seminude alle quali eravamo da tempo abituati e rassegnati. La pellicola inoltre segue anche una struttura diversa, dividendosi in due episodi del tutto staccati e molto diversi tra loro anche nel tipo di comicità.

Il retrogusto dei classici ‘Natale a …’ si sente soprattutto nel primo episodio dominato da un De Sica ancorato a una comicità più banale e rozza con siparietti piuttosto banali. La presenza di Arisa, che ci mette tanto impegno ma poca spontaneità, se, da una parte, aggiunge della novità e del colore al film, dall’altra probabilmente è la motivazione di alcuni intermezzi musicali che mettono in risalto la sue già note doti canore ma ridicolizzano un po’ troppo delle scene che avrebbero potuto avere risvolti molto più intelligenti e piacevoli. La pellicola comunque scorre leggera sullo schermo senza troppe sofferenze per lo spettatore.

Di tutt’altra specie il secondo episodio che mette in ombra le mancanze del primo e innalza la bravura e le abilità comiche e sceniche di Pasquale Petrolo e Claudio Gregori, in arte Lillo & Greg. Molto riuscito è difatti il loro numero dell’intellettuale da rendere coatto, in stile “My Fair Lady” al contrario, sia per la loro gestualità che per le naturali potenziali ironiche del romanesco. I due sono sicuramente la vera innovazione del film poiché ci troviamo davanti ad uno stile di gag del tutto diverso, più raffinato, più costruito e più elaborato in cui, come ha affermato il regista Neri Parenti, le parolacce ci sono ma non si notano perché hanno, finalmente, una ragione d’essere. Ottima interpretazione anche quella di Anna Foglietta che riesce a trasmette fino all’estremo le caratteristiche e gli atteggiamenti della classica burina romana.

Insomma questa volta a Natale potranno andare al cinema, accanto ai fedelissimi, anche quelli che per anni si sono sempre rifiutati, i più allergici al cinepanettone tradizionale, a cui, in quasi due ore di film, qualche risata potrebbe finalmente scappare.

Miriam Reale

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