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Codice criminale

Recensione

Codice criminale – Recensione: un leggero dramma sul senso della famiglia

Codice Criminale con Michael Fassbender

Non lasciatevi ingannare dal titolo (italiano) perché di criminalità nel film ce n’è davvero poca. “Codice criminale” vuole raccontare semplicemente una famiglia, con i suoi vizi e le sue virtù, e cosa significa quando essa non rispecchia i principi che vogliamo perseguire.

Chad (Michael Fassbender) è membro di una famiglia che da generazioni vive al di fuori della legge, commettendo rapine. Stanco di questa vita, si promette ogni volta di abbandonarla per dare a sua moglie e ai suoi figli un futuro migliore. Il rispetto e l’affetto nei confronti del padre, Colby (Brendan Gleeson), lo porta però ad accantonare questo desiderio e a seguirlo nei suoi piani criminali.

Chad, nonostante i rischi che corre, ritorna sempre a casa, un ambiente degradato fatto di camper e rifiuti, dove l’unico bene materiale è la famiglia. Il trascorso di essa però si estende come un’ombra sul futuro dei suoi figli e lui comincia a percepirlo.

Il regista Adam Smith è bravo a mettere in scena la continua tensione tra Chad e Colby: i continui duelli di sguardi, la ribellione del primo e la severità del secondo sono la vera anima del film. L’azione domina solo la prima parte del lungometraggio, incentrata durante le rapine messe a segno da Chad, protagonista di una serie di sequenze adrenaliniche che riescono a tenere col fiato sospeso lo spettatore.

Codice Criminale: la continua lotta tra sentimento e razionalità

Al regista non importano gli inseguimenti, il suo obiettivo è quello di fare un ritratto di famiglia in cui è molto forte il senso di paternità, il dovere di preservare le leggi e le tradizioni per poterle tramandare di padre in figlio. Chad è entrambi contemporaneamente, un duplice ruolo, oltre a quello di marito, che non gli permette di vedere con lucidità la sottile linea tra giusto e sbagliato, tra il senso del rispetto (verso il padre) e il senso del dovere (verso la famiglia).

Questo dissidio causa in lui un continuo senso di incertezza, sempre in bilico tra il volere agire e non, che si ripercuote nel rapporto con il figlio e sul quale Chad proietta la sua immagine, terrorizzato dall’idea che possa diventare come lui, uno degli aspetti più emotivi del film che sfocia in un confronto finale commovente.

“Codice criminale” è un film godibile in cui dominano le performance misurate di Michael Fassbender e Brendan Gleeson che riescono a comunicare con i primi piani dei loro volti ciò che con le parole non riescono a dire.

Silvia D’Ambrosio

Trama

  • Titolo originale: Trespass Against Us
  • Regia: Adam Smith
  • Cast: Michael Fassbender, Brendan Gleeson, Sean Harris, Rory Kinnear, Lyndsey Marshal, Tony Way, Barry Keoghan, Killian Scott, Gerard Kearns, Kingsley Ben-Adir, Anastasia Hille
  • Genere: Azione, Drammatico, Thriller, colore
  • Durata: 99 minuti
  • Produzione: Gran Bretagna, 2016
  • Distribuzione: Videa – CDE
  • Data di uscita: 28 Giugno 2017

Codice criminale poster

Da ben tre generazioni, l’irrequieta famiglia Cutler continua la sua fiera vita all’infuori della legge, tra sessioni di caccia alle lepri, rapine in case signorili, corse d’auto, sbeffeggiando sempre la polizia. È una tradizione, una sorta di ‘codice’ non scritto: la criminalità è iscritta nei geni familiari.

C’è qualcuno, però, che vuole dare una netta sterzata alla sua esistenza e al futuro dei suoi figli. Chad Cutler (Michael Fassbender) vuole uscirne a tutti i costi, ma dovrà  scontrarsi con le aspettative di suo padre Colby (Brendan Gleeson), che vede l’atto del figlio come un ‘tradimento’. Uscire da un sistema criminale così radicato e anti-redentivo si rivela essere per nulla facile.

Codice criminale: il primo lungometraggio per Adam Smith

Con “Codice Criminale”, Adam Smith (noto per il film-concerto dei The Chemical Brothers, “Don’t Think” e per la teen series “Skins”) tenta la sua prima prova cinematografica di un certo rilievo. Coadiuvato da un cast molto buono, nel quale figurano l’iperattivo Michael Fassbender, il poliedrico Brendan Gleeson.

Il cineasta propone un film adrenalinico ed emozionante basato sul crimine visto dall’interno, sulla scia di “Drive” e “Come un tuono”. Michael Fassbender dona al pubblico la magnetica interpretazione di un outsider maledetto, che tenta la ribellione da un sistema nocivo per lui e per la sua famiglia. Il film può contare anche sulla partecipazione di Sean Harris (“Machbeth”, “Prometheus”), famoso per il ruolo di Ian Curtis in “24 Hour Party People”, e di Lyndsey Marshal (“The Hours”, “Hereafter”); nonché sulla colonna sonora originale proprio dei The Chemical Brothers, il duo britannico di musica elettronica.

Trailer

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