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Christopher Nolan: “Dunkirk” film dell’anno

A pochi mesi dalla fine di questo 2017, “Dunkirk” di Chritsopher Nolan si candida ad essere eletto film dell’anno, iniziando la sua corsa agli Oscar 2018. Intanto il regista non risparmia parole dure contro Netflix, salvo poi ritrattare.

Chritsopher Nolan: “Dunkirk” in corsa per gli Oscar

Christopher Nolan Dunkirk

Christopher Nolan è certamente noto per il suo carattere schivo e per l’eccessiva riservatezza che circonda ogni suo progetto. Il kolossal “Dunkirk”, uscito nella sale cinematografiche mondiali la scorsa estate, tra Luglio (USA) e Agosto (Italia), ha macinato diverse critiche positive da parte della critica, pur non convincendo tutti, e soprattutto un grande successo di pubblico.

Il war-movie di Nolan, primo film di questo genere del regista, si candida dunque a conquistare lo status di miglior film dell’anno. “Dunkirk” è un classico del suo genere ma non rinuncia alle interferenze autorali di Nolan. In questo senso è più accostabile ai precedenti del regista (“Inception”, “Interstellar”), che ad altri titoli dello stesso genere.

“Dunkirk” è un film di guerra atipico: racconta le vicende di un avvenimento realmente accaduto, ma lo fa attraverso una narrazione discontinua e alternata, nella quale i singoli momenti che la compongono si incastrano perfettamente come tasselli di un puzzle. Nolan non sceglie una narrazzione classica e lineare. “Non ho visto questo come un film di guerra”, dice il regista, “l’ho visto come una storia di sopravvivenza“.

Ai margini delle interviste rilasciate in quest’occasione il regista ha anche parlato delle sue influenze, rispetto al film, primo tra tutti “Salvate il soldato Ryan” di Spielberg. Parlando del film del produttore e regista, Nolan ha spiegato come sapendo di trovarsi di fronte ad un paragone difficile, abbia cercato di impostare il suo progetto in modo assolutamente personale e in qualche modo rivoluzionario rispetto alla costruzione classica dei film di guerra. E questo nella visione dei due film risulta evidente, rispetto al collega Spielberg che apre la sua storia su una campo di battaglia disseminato di morte, il film di Nolan risulta quasi del tutto privo di sangue.

Intervenuto dal Toronto Film Festival di quest’anno, dove il regista si è trovato a ri-presentare il film agli elettori dell’Accademia, Nolan ha spiegato come “da regista, cerco di mostrare alle persone cose che non hanno mai visto prima”. Il film non è stato fatto pensando ai premi, dice, quindi la decisione di rilasciarlo in piena estate invece che alla fine dell’anno con gli altri pretendenti nasce da questo. Ma armato di recensioni rassicuranti e in mancanza di veri competitor, “Dunkirk” sembra sempre più vicino a battere cassa la notte degli Oscar.

Christopher Nolan e Netflix: un rapporto complicato

Nelle ultime settimane tiene banco anche un’altra annosa questione che riguarda il regista premio Oscar: le sue dichiarazioni poco lusinghiere nei confronti di Netflix, reo di non distribuire le sue produzioni nelle sale cinematografiche. Il regista impegnato nella promozione di “Dunkirk” ha dichiarato: “Netflix ha una bizzarra avversione verso le sale cinematografiche. Hanno questa politica irragionevole che tutto ciò che hanno debba essere in streaming e diffuso simultaneamente, che ovviamente è insostenibile per una normale presentazione al cinema. Così, non entrano nemmeno in questo discorso e penso stiano perdendo un’enorme opportunità”.

Solo recentemente tornando sull’argomento Nolan ha addolcito la sua posizione, dicendo di essersi scusato con una nota, diretta al ceo responsabile del colosso del servizio di streaming: “Avrei dovuto essere più diplomatico. Ho detto ciò che credevo, ma non l’ho fatto nella maniera più diplomatica ed educata possibile. Non stavo descrivendo alcun contesto, né la portata rivoluzionaria di ciò che Netflix ha fatto. È straordinario. E hanno bisogno del giusto rispetto per questo, cosa che hanno”. Caso chiuso? Staremo a vedere.

Gianluca Panico

08/11/2017

 

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