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Cecil B. DeMille

Biografia

Si può dire che Cecil B. DeMille ha letteralmente inventato il cinema occidentale. Hollywood lo ricorda come il regista che ha rivoluzionato il mondo dello spettacolo con le sue idee innovative.

Cecil B. DeMille: il profeta della settima arte

(Ashfield, 12 agosto 1881 – Los Angeles, 21 gennaio 1959)

Cecil B. Demille biografiaRegista, produttore, sceneggiatore e montatore, Cecil B. DeMille nasce il 12 agosto del 1881 a Ashfield nel Massaschusetts. Suo padre Henry, insegna alla Columbia University ed è appassionato di teatro come la moglie Mathilda.
Nel 1902 sposa Constance Adams, dalla cui unione nasce la figlia Cecilia. I due adottano Katherine Lester, figlia dell’amico John Lester e altri due bambini. Nonostante una famiglia impegnativa, spesso le sue collaboratrici si trasformano in amanti.

Insieme a David W. Griffith, Cecil B. DeMille ha aperto la strada al grande cinema americano, quando la futura Hollywood era soltanto un sobborgo di Los Angeles con qualche piccolo teatro di posa. Cecil B. DeMille può essere considerato dunque uno dei fondatori della settima arte.

I suoi cavalli di battaglia sono i film storici spesso a tema religioso, i western e le riedizioni dei grandi romanzi, tutto all’insegna del kolossal e delle imponenti scene di massa. DeMille è stato uno dei testimoni del passaggio dal muto al sonoro e dal bianco e nero al colore. Per primo ha capito che dietro il successo di un film c’è sempre una star, che fa la differenza per gli incassi.
Tra le sue scoperte più importanti meritano una menzione le star Gloria Swanson e Claudette Colbert.

Benché estremamente reazionario politicamente e massone, è tra i primi registi di Hollywood a mettere in scena un erotismo torbido e sensuale, avversato spesso dalla censura dell’epoca.

L’esordio di DeMille come attore avviene da giovanissimo con il fratello William. Nel 1913 insieme a Samuel Goldwyn e a Jesse L. Lasky fonda la Jesse Lasky Feature Play Company, che diverrà la futura Paramount Pictures.

Cecil B. DeMille: Hollywood? Un granaio rimesso in sesto

Con un capitale di 25.000 dollari, vengono comprati i diritti d’autore di una commedia allora in voga di Edwin Milton Royle ”The Squaw Man” che diventa nel 1914 il primo film di DeMille, girato in tandem con Oscar C. Apfel. Ne è protagonista una star dell’epoca, l’attore Dustin Farnum. L’esclusiva del film viene venduta ancor prima di aver iniziato a girare. Cecil, che appare qui anche come attore, dirigerà nel 1918 un remake e una versione con titolo italiano “Naturich la moglie indiana” con Lupe Velez. È solo l’inizio di una lunga serie di film tutti girati in un granaio abbandonato trasformato in teatro di posa a Hollywood.

Nel 1915 produce, scrive, dirige e monta “La fanciulla del West”, basato sul testo teatrale del 1905 di David Belasco. Dallo stesso sarebbe nata anche l’omonima opera teatrale di Giacomo Puccini.

È entrato a far parte della storia del cinema muto “I prevaricatori” del 1915. Il soggetto è particolarmente crudo per quegli anni. Ne è protagonista un signora dell’alta società newyorkese, marcata a fuoco da un ricco giapponese che le ha prestato 10.000 dollari in cambio del suo corpo. Il montaggio è serrato e le luci usate amplificano al massimo i chiari scuri. Accolto male in patria, riscuote tuttavia gran successo in Francia, dove Leòn Mousinac nel 1925 lo riconosce con “La sortie des usines” dei fratelli Lumière uno dei capisaldi dell’epoca.

Cecil B. DeMille: “Giovanna d’Arco” e “Maschio e femmina”

È del 1916 “Giovanna d’Arco”, liberamente ispirato alla figura della pulzella d’Orleans. Qui, da grande innovatore qual è, DeMille adotta spettacolari effetti speciali per l’epoca e prova il colore con il sistema Handschiegl Color Process. L’opera viene paragonata per il suo alto livello ai cult di Griffith “Nascita di una nazione” e “Intolerance”.

Con “Maschio e femmina” nel 1919, nasce il sodalizio artistico con Gloria Swanson. Sarà DeMille a farla diventare una diva e con lei girerà altri cinque film. Nel 1923, arriva la prima versione de “I Dieci comandamenti”; il remake successivo del 1956 diventerà uno dei film più famosi di DeMille e passerà alla storia per le grandi scene corali.

Questo eclettico artista non si ferma mai e gira nel 1929 “Donna pagana”, famoso non per la sua storia, ma per essere uno dei film di transizione tra il muto e il sonoro. Alla prima versione prodotta da DeMille per la Pathè in versione muta, viene aggiunta in post produzione una serie di scene con il sonoro girate senza il regista, che nel frattempo ha firmato un contratto con la MGM.

Proprio con la MGM, il regista nel 1930 in “Madam Satan” sperimenta il Technicolor nella famosa scena sul dirigibile Zeppelin. In realtà, poi, la pellicola a causa degli alti costi di distribuzione a colori viene distribuita in bianco e nero. Il film è ricco di numeri di vaudeville e burlesque, molto forti per quegli anni.

Nel 1932, DeMille scuote definitivamente gli animi puritani dell’epoca con il filmone storico “Il segno della Croce”, dove una conturbante Poppea, interpretata da Claudette Colbert, fa il bagno nuda in una vasca piena di latte d’asina. La scena viene censurata insieme a molte altre e il film è sottoposto a drastici tagli dallo stesso regista, snaturando profondamente l’opera, che è per la Paramount, che l’ha prodotto, una vera miniera d’oro.

Tra i numerosi successi vale la pena ricordare “Samson e Delilah”, del 1949, che ottiene un Oscar per le scenografie e i costumi.

Tra tanti successi, arrivano per il regista problemi politici: infatti, nel 1950, DeMille viene accusato di aver chiesto ai membri dell’associazione dei Registi una dichiarazione di lealtà di non appartenenza al partito comunista. Questo non gli impedisce di fare una comparsata di soli tre minuti nei panni di se stesso accanto alla sua star preferita Gloria Swanson in “Il viale del tramonto” di Billy Wilder per il modico compenso di 10.000 dollari.

Cecil B. DeMille: è ‘il più grande regista del mondo’

Nel 1952 con “Il più grande spettacolo del mondo”, DeMille vince il primo Oscar della sua carriera. Ambientato nel mondo circense, si avvale del vero personale del famoso Ringling Bros. and Barnum & Bailey Circus. Ne è protagonista Charlton Heston e lo stesso regista è la voce narrante.

A 73 anni, l’uomo che ha inventato il cinema americano dirige quello che sarà il suo testamento spirituale. Nel 1956, porta in scena, per la seconda volta “I dieci comandamenti”. Il cast è stellare e vede tra gli altri Charlton Heston, Yul Brynner, Yvonne De Carlo. Presenta scene di folla imponenti come quella mitica dell’apertura del Mar Rosso che salva la vita al popolo eletto, oppresso dai terribili egiziani. Durante le riprese in Egitto, DeMille ha un infarto ma torna dopo solo una settimana sul set.

La sua ultima produzione è “I Bucanieri” del 1958, remake di un suo vecchio film, diretto dal genero Anthony Quinn.

DeMille muore il 21 gennaio 1959 nella sua Hollywood, lasciando un archivio smisurato e una traccia indelebile nella storia del cinema.

Ivana Faranda

Filmografia

Cecil B. DeMille Filmografia – Regista

Cecil B. Demille filmografia

  • The Squaw Man, co-regia Oscar Apfel (Non accreditato) (1914)
  • Brewster’s Millions, co-regia Oscar Apfel (1914)
  • The Master Mind, co-regia Oscar Apfel (1914)
  • The Only Son (1914)
  • The Man on the Box, co-regia Oscar Apfel (Non accreditato) (1914)
  • The Call of the North, co-regia Oscar Apfel (1914)
  • The Virginian (1914)
  • What’s His Name (1914)
  • The Man from Home (1914)
  • La rosa del Rancho, co-regia Wilfred Buckland (1914)
  • The Ghost Breaker co-regia Oscar Apfel (1914)
  • La fanciulla del West (1915)
  • After Five, co-regia Oscar Apfel (1915)
  • The Warrens of Virginia (1915)
  • The Unafraid (1915)
  • The Captive (1915)
  • The Wild Goose Chase (1915)
  • The Arab (1915)
  • Chimmie Fadden (1915)
  • Kindling (1915)
  • Carmen (1915)
  • Chimmie Fadden Out West (1915)
  • I prevaricatori (1915)
  • The Golden Chance (1915)
  • Temptation (1915)
  • The Trail of the Lonesome Pine (1916)
  • The Heart of Nora Flynn (1916)
  • Maria Rosa (1916)
  • The Dream Girl (1916)
  • Giovanna d’Arco (1916)
  • Lost and Won (Non accreditato) (1917)
  • A Romance of the Redwoods (1917)
  • The Little American (Non accreditato) (1917)
  • L’ultima dei Montezuma (1917)
  • Nan of Music Mountain, co-regia George Melford (Non accreditato) (1917)
  • The Devil-Stone (1917)
  • The Whispering Chorus (1918)
  • Old Wives for New (1918)
  • We Can’t Have Everything (1918)
  • Till I Come Back to You (1918)
  • The Squaw Man (1918)
  • Perché cambiate marito? (1919)
  • For Better, for Worse (1919)
  • Maschio e femmina (1919)
  • Perché cambiate moglie? (1920)
  • Something to Think About (1920)
  • Forbidden Fruit (1921)
  • Fragilità, sei femmina! (1921)
  • Paradiso folle (1921)
  • La coppia ideale (1922)
  • La corsa al piacere (1922)
  • Adam’s Rib (1923)
  • I dieci comandamenti (1923)
  • Il trionfo (1924)
  • Anime nel turbine (1924)
  • Il letto d’oro (1925)
  • La strega di York (1925)
  • Il barcaiuolo del Volga (1926)
  • Il re dei re (1927)
  • Walking Back, co-regia Rupert Julian (1928)
  • Donna pagana (1929)
  • Dinamite (1929)
  • Madame Satan (1930)
  • Naturich la moglie indiana (1931)
  • Il segno della croce (1932)
  • La nuova ora (1933)
  • Quattro persone spaventate (1934)
  • Cleopatra (1934)
  • I crociati (1935)
  • La conquista del West (1936)
  • I filibustieri (1938)
  • La via dei giganti (1939)
  • Giubbe rosse (1940)
  • Vento selvaggio (1942)
  • La storia del dottor Wassell (1944)
  • Gli invincibili (1947)
  • California’s Golden Beginning (1948)
  • Sansone e Dalila (1949)
  • Il più grande spettacolo del mondo (1952)
  • I dieci comandamenti (1956)

 Cecil B. DeMille Filmografia – Attore

  • The Squaw Man (1914)
  • Madame Satan (1930)
  • The Last Train from Madrid, regia di James P. Hogan (1930)
  • Hollywood Extra Girl, regia di Herbert Moulton (Documentario) (1935)
  • Giubbe rosse (1940)
  • Vento selvaggio (1942)
  • Signorine, non guardate i marinai, regia di George Marshall e A. Edward Sutherland (1942)
  • La storia del dottor Wassell (1944)
  • Gli invincibili (1947)
  • Sansone e Dalila (1949)
  • Viale del tramonto, regia di Billy Wilder (1950)
  • Il più grande spettacolo del mondo (1952)
  • Screen Snapshots: Hollywood Night Life, regia di Ralph Staub (1952)
  • Il figlio di viso pallido, regia di Frank Tashlin (1952)

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