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Bojack Horseman 4 – Recensione e Spoiler

“Bojack Horseman”, la serie sul cavallo antropomorfo creata da Raphael Bob-Waksberg per Netflix, già vincitrice di diversi premi come il Writers Guild of America Award, ritorna con un mix di cambiamenti e tanta voglia di affezionarci ancor di più al vecchio e burbero Bojack Horseman (Will Arnett), superstar televisiva degli anni 90 ora alle prese con qualche problema in più da risolvere.

Bojack Horseman 4 – Recensione: Il ritorno del cavallo superstar

Bojack Horseman 4 foto

 

Dove si trova Bojack? L’inizio di questa stagione è totalmente differente dalle altre, visto che il personaggio su cui è incentrata tutta la serie decide di auto-esiliarsi e nessuno sa dove si trova.
La quarta stagione di Bojack Horseman segna un cambiamento sostanziale sia nella trama, sia per quanto riguarda il caratttere di Bojack conosciuto come un menefreghista e nichilista.
La struttura è stata modificata soprattutto per quel che concerne il soggetto di ogni singolo episodio, ora non più incentrato unicamente su Bojack, ma aperto a lasciare spazio ai personaggi secondari che hanno ruotato intorno a lui fino ad ora.
Primo tra tutti spicca Todd (Aaron Paul) che finalmente decide di cambiare la propria vita cominciando a fare dei progetti e dichiarandosi per quello che è.
Princess Carolyn dovrà fare i conti non solo con il proprio lavoro ma anche con il fatto di avere una famiglia, un marito e qualche problema a concepire un figlio.
Il labrador Mr. Peanutbutter decide di candidarsi come governatore della California con una campagna elettorale abbastanza assurda che porterà a delle incomprensioni con la sua compagna Diane.

Bojack Horseman 4: tutti possono cambiare

La decisione di tornare a Hollywoo porterà nuove sfide per Bojack come Hollyhock una giovane puledra, convinta di essere sua figlia e che andrà alla ricerca di sua madre con il suo aiuto.
La madre, invece, la trova Bojack, consumata dalla demenza senile, in questa stagione ripercorrerà le tappe della sua infanzia fatta di delusioni e interrogativi sul perché si comporta in quel modo con suo figlio.
Bojack riesce a diventare per quel poco che può più comprensibile verso il prossimo e cercherà di sistemare parte dei suoi disastri. La svolta buonista di Bojack però non influisce negativamente sul personaggio che abbiamo amato nelle stagioni precedenti ma è come se rafforzasse il suo carattere. Lo vediamo per quello che lui è veramente ma che ha nascosto dietro una maschera da lui costruita per proteggersi sia dalle persone vicino a lui ma soprattutto da se stesso.

Bojack Horseman: una serie apprezzata dalla critica

La serie nel corso del tempo è stata molto apprezzata dalla critica: IMDb gli dà un punteggio complessivo di 8.4,  Rotten Tomatoes dalla seconda stagione in poi con le sue valutazioni non sono mai scese sotto il 90%. The Guardian ha messo in evidenza l’aspetto provocatorio della serie che denuncia l’ipocrisia e la stupidità di Hollywood. Margaret Lyons descrive la serie come “radicalmente triste. La amo” e noi siamo d’accordo con lei.

La serie è già stata rinnovata per una quinta stagione, visto la qualità e le sue potenzialità, di sicuro non potrà deludere neanche la prossima.

Tomas Barile

 

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