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Billy Lynn – Un Giorno da eroe

Recensione

Billy Lynn – Recensione: l’eroe di guerra secondo Ang Lee

Billy Lynn primo piano

Billy Lynn – Foto di scena

L’imberbe soldato Billy Lynn torna a casa per due settimane con i commilitoni della sua squadra d’assalto. In Iraq si è mosso come un eroe tra le linee nemiche e la sua patria, gli Stati Uniti, lo attende per celebrarlo. Dopo le pericolose imprese di guerra, la squadra Bravo (questo il nome del team durante il conflitto in terra irachena) di cui fa parte Billy, dovrà affrontare proposte per un film, interviste televisive e una partecipazione ad una partita di football americano durante il giorno del ringraziamento.

Nella società americana la narrazione degli eventi molto spesso, se non sempre, non ha nulla a che vedere con la realtà. Questa discrasia si avverte ancora più forte quando in ballo ci sono concetti moralmente molto ingombranti come guerra e morte. Il giovane soldato Billy Lynn se ne renderà conto quando, tornando a calpestare il suolo natio, dovrà utilizzare due tipi di linguaggio: uno per sé e i suoi commilitoni e un altro per l’esterno.

Lo show business ha l’esigenza di raccontare al mondo l’eroismo dei combattenti americani ed è un’esigenza spasmodica che, volutamente, non tiene in alcun conto le vere ragioni del conflitto e tanto meno si occupa del lato umano delle truppe coinvolte.

Si susseguono, in questo modo, attraverso le vicissitudine della squadra Bravo, alle prese con il giorno del ringraziamento, emozioni private e personali con quelle collettive date in pasto al pubblico.

In “Billy Lynn” Ang Lee ci regala gli occhi e il cuore del protagonista per seguire questa lotta intima tra quello che non si può dire e ciò che si aspetta il circo mediatico. Una battaglia che a volte coglie il nostro impreparato e a volte spiazza invece chi lo ascolta raccontare le sue imprese.

Billy Lynn: oscenità della guerra o oscenità dei media?

Un ennesimo e inaspettato atto di forza per resistere alle pressioni di un enorme baraccone che non ha nessuna intenzione di lasciare in pace un ragazzo che torna dalla guerra. Quanto potrà resistere? Questa è una delle domande che sorgono durante la visione del film ed è un quesito che rende accattivante l’andamento della storia: il soldato Billy Lynn verrà schiacciato dall’oscenità della guerra o dall’oscena accoglienza a stelle e strisce?

Ang Lee rompe gli schemi dei classici film di guerra: racconta finalmente qualcosa di nuovo rispetto a quanto visto finora su questo tema. Fotogramma dopo fotogramma dà forma a un aspetto bieco della nostra esistenza: l’ipocrisia.

Riccardo Muzi

Trama

  • Titolo originale: Billy Lynn’s Long Halftime Walk
  • Regia: Ang Lee
  • Cast: Kristen Stewart, Vin Diesel, Garrett Hedlund, Steve Martin, Chris Tucker, Deirdre Lovejoy, Ben Platt, Tim Blake Nelson, Makenzie Leigh, Beau Knapp
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 113 minuti
  • Produzione: USA, Gran Bretagna, 2016
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Data di uscita: 2 Febbraio 2017

Billy Lynn locandinaVincitore per tre volta del Premio Oscar – due Oscar alla Migliore Regia per “I segreti di Brokeback Mountain” e “Vita di Pi”; l’Oscar come Miglior Film straniero nel 2001 per “La Tigre e il Dragone” – , Ang Lee è dietro la macchina da presa per la trasposizione cinematografica di “Billy Lynn’s Long Halftime Walk”, romanzo dello scrittore statunitense Ben Fountain, scritto nel 2012.

Billy Lynn è un militare della Bravo Squad di stanza in Iraq.

Dopo un breve scontro a fuoco denominato “Battaglia di Al-Ansakar Canal”, Billy e sette dei suoi compagni sopravvissuti tornano in patria. Elogiati come eroi, vengono mandati in giro per il Paese con un ‘tour della vittoria’, facendo così propaganda per la guerra.

Dopo varie tappe del tour, il governo americano decide di rispedire i componenti della Bravo Squad nuovamente in Iraq.

Un momento di puro disincanto è vissuto dall’eroe americano protagonista di “Billy Lynn’s Long Halftime Walk” e tra le varie peripezie della sua vita si troverà a dover fare i conti con il proprio passato e a prendere in mano il suo futuro.

Trailer

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