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Amelia – Recensione

La storia avvincente di una donna ben oltre il suo tempo che ha insegnato al mondo cosa significa battersi per i propri sogni e ha lanciato un modello di donna indipendente

Regia: Mira Nair – Cast: Ewan McGregor, Hilary Swank, Richard Gere – Genere: Biografico, colore, 115 minuti – Produzione: USA, 2009 – Distribuzione: 20th Century Fox – Data di uscita: 23 dicembre 2009.

ameliaPer chi sostiene che l’emancipazione femminile sia una vittoria gustata solamente dopo gli anni Sessanta si sbaglia di grosso e “Amelia” ne è la prova evidente.

Ambientato nell’America degli anni Trenta, “Amelia” ripercorre la storia dell’eroina americana, Amelia Earhart, ricordata da tutto il mondo per essere stata la prima donna pilota ad aver attraversato l’Atlantico. Dall’improvvisa ascesa alla fama mondiale alla scioccante scomparsa, durante un volo intorno al mondo, il film racchiude in due ore circa, dieci anni della carriera della formidabile pilota, rivelando molteplici sfaccettature del suo carattere: donna d’affari, icona della moda, promotrice dei diritti delle donne, moglie, amante, ma soprattutto una persona estremamente ostinata e caparbia, incapace di rinunciare ai propri sogni e di rendere le proprie passioni il suo unico scopo di vita.

La sceneggiatura sviluppata da Anna Hamilton Phelan (“Gorilla nella nebbia”) e Ron Bass (“Rain Man – L’uomo della pioggia”) ha colpito particolarmente la regista Mira Nair, rimasta affascinata soprattutto dal rispetto con cui viene celebrata la storia di questo personaggio, mostrandone le passioni, il coraggio ma anche i difetti.

La scelta dell’attrice protagonista non poteva essere migliore: Hilary Swank, già ammirata in “Million Dollar Baby” nelle vesti della donna-maschiaccio, torna in questa pellicola con un look molto diverso, ma sorprendentemente somigliante alla Earhart. Uno studio lungo un mese le ha permesso di studiare il look giusto, la camminata e il modo di parlare, ma oltre alla bravura artistica e al fisico adatto, la Swank è riuscita ad entrare a fondo nel personaggio. Nonostante l’attrice sia affiancata da grandi attori come Richard Gere e Ewan McGregor, la figura di Amelia è quella che desta maggiore interesse. La pellicola sembra non voler approfondire molto i personaggi che ruotano intorno a lei, ma piuttosto puntare alla grande forza di volontà della protagonista, la sua continua ricerca di avventura e di libertà.

“Amelia” non è dunque una semplice ricostruzione storica, ma la rappresentazione di un modello di donna, in netto anticipo sui tempi, che è riuscita con grande forza e bontà d’animo a lottare per ciò in cui credeva e che desiderava ottenere, dimostrando al resto del mondo quanto i sogni siano davvero realizzabili, se c’è tenacia e costanza.

Silvia Caputi

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