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Adam Sandler

Biografia

Figlio della comicità americana del Saturday Night Live, programma all’interno del quale per anni è stato personaggio fisso, Adam Sandler, grazie alle sue doti straordinarie, è riuscito a rivestire perfettamente i panni di cabarettista del Cosby Show, e divenire allo stesso tempo attore ironico dallo stile grossolano per numerose pellicole-commedie di successo americane.

Adam Sandler: il ‘bamboccione’ della comicità americana

(New York, 9 settembre 1966)

Adam Sandler shootAdam Sandler nasce a New York, nel quartiere di Brooklyn, da Judy, insegnante, e Stanley, elettricista. La famiglia, di religione ebraica, si trasferisce presto a Manchester, nel New Hampshire, dove Adam cresce, assieme al fratello Scott e alle sorelle Elizabeth e Valerie. Le sue innate doti comiche si rivelano sin da bambino, gli piace far ridere e a scuola è il giullare della classe.

Studia alla Manchester Central High School e a diciassette anni, stimolato dal fratello, inizia a esibirsi in un nightclub di Boston. Si iscrive alla New York University e si laurea in Belle Arti. I campus universitari saranno un’altra palestra in cui sviluppare il suo talento comico e finalizzarlo alla recitazione.

Dal cabaret nei locali al Saturday Night Live

Ancora studente si esibisce la sera nei locali di stand-up, e appare in alcune puntate della famosa e longeva serie “I Robinson”, interpretando Smitty, un amico di Teo Robinson. Durante una delle sue performance serali viene notato da Dennis Miller, che lo porta al Saturday Night Live, prima come autore, poi come presenza fissa dello show, accanto a Chris Rock e Mike Myers. Le battute dei suoi personaggi sono un po’ di grana grossa, ma il pubblico se ne innamora, così come rimane entusiasta delle sue originalissime canzoni, spesso in cima alle classifiche americane.

Il successo nello show, al quale rimane legato dal 1990 al 1995, lo proietta velocemente nel mondo della celluloide, dove Sandler non si accontenta di recitare, ma è anche sceneggiatore, compositore, produttore, di se stesso e dei colleghi del Saturday Nigth Live, con la sua casa di produzione Happy Madison. L’esordio è del 1989 con “Going Overboard”, di Valerie Breiman, seguono nel 1993 “Teste di cono”, di Steve Barron, nel 1994 “Airheads – Una banda da lanciare”, di Michael Lehmann, nel 1995 “Agenzia salvagente” di Nora Ephron, e “Billy Madison”, di Tamra Davis, che lo vede protagonista, sceneggiatore e produttore. Il successo della pellicola lo consacra professionalmente, rendendolo uno degli attori americani più amati.

Il genere di Adam Sandler: la simpatica commedia

Nel 1996 recita in “Happy Gilmore”, di Dennis Dugan, che lo dirigerà in tante pellicole, e in “Bulletproof”, di Ernest Dickerson. Ma è il 1998, col grande successo di “Prima o poi me lo sposo”, di Frank Coraci, altro regista col quale nasce un intenso sodalizio professionale, che sancisce una svolta professionale: la simpatica commedia, dove duetta con Drew Barrymore, abbandona il linguaggio un po’ volgare che ha caratterizzato in precedenza i film di Sandler, puntando maggiormente sul romanticismo e le battute pungenti, questo allarga il bacino dei fan, coinvolgendo anche quelli che non si accontentavano delle battute spiritose ma grossolane.

A suon di battute pungenti l’attore scala i botteghini

Per Sandler inizia una nuova fase, dove la minore demenzialità è a favore di una comicità più pulita, che fra l’altro ottiene maggiori consensi tra il pubblico femminile. L’attore non sbaglia un colpo, proponendo sul grande schermo film premiati dal botteghino: nel 1998 “Waterboy”, sempre di Coraci, e un cameo in “Dirty Work” di Bob Saget, nel 1999 “Big Daddy – Un papà speciale”, di Dennis Dugan, che, nonostante i favori del pubblico, gli frutta un Razzie Award come Peggiore Attore Protagonista. Il set per l’attore fu galeotto: durante le riprese conosce Jacqueline Samantha Titone, tra i due nasce una grande e longeva amicizia, che sfocierà in amore, dopo la rottura dell’attore con la fidanzata di sempre Alicia Silverstone. Adam e Jackie sono attualmente sposati e hanno due figli, Sadie Madison e Sunny Madeline.

’50 volte Adam Sandler’

adam sandler su sfondo bluNel 2000 lo troviamo in “Little Nicky – Un diavolo a Manhattan”, di Steven Brill, affiancato da Patricia Arquette, Harvey Keitel e in un piccolo cameo da Quentin Tarantino, il film è un insuccesso, così come il successivo “Mr. Deeds”, del 2002, sempre di Brill, remake di “È arrivata la felicità” di Frank Capra (certe opere sono troppo perfette per essere riproposte con una nuova versione, lo spettatore non può che rimanerne deluso) del 1936, nonostante la presenza di attori del calibro di John Turturro, Winona Ryder e Steve Buscemi.
Ma Sandler non si abbatte e risale la china lo stesso anno con “Ubriaco d’amore” di Paul Thomas Anderson, dove è affiancato da Emily Watson, ottiene persino una nomination per i Golden Globe. Nel 2002 realizza un film d’animazione “Otto notti di follie”, ma il risultato è deludente.

Nel 2003 è diretto da Peter Segal in “Terapia d’urto”, dove un singolare medico, interpretato da Jack Nicholson, dovrebbe aiutare il protagonista a curare i propri scatti d’ira. Nel 2004 sempre con Segal dietro alla macchina da presa, è di nuovo in coppia con la Barrymore in “50 volte il primo bacio”, deliziosa commedia dove il protagonista s’innamora di una ragazza che ha problemi di memoria a breve termine. Nello stesso anno è anche il protagonista della commedia di James L. Brooks “Spanglish – quando in famiglia sono in troppi a parlare”, l’anno successivo ricopre il ruolo che fu di Burt Reynolds, in “L’altra sporca ultima meta”, diretto da Segal, remake di “Quella sporca ultima meta” di Robert Aldrich, del 1974, che vede nel cast il bravo Chris Rock.

Adam Sandler: tra una commedia e l’altra, qualche ruolo drammatico

Seguono nel 2006 “Cambia la tua vita con un click”, di Coraci, nel 2007 “Io vi dichiaro marito e … marito”, di Dugan, dello stesso anno primo ruolo drammatico in “Reign over me”, di Mike Binder, dove interpreta un dentista che ha perso l’intera famiglia negli attentati alle Torri Gemelle del 2001.

Del 2008 l’esilarante “Zohan”, sempre di Dugan, dove veste i panni di un agente israeliano che vuole diventare parrucchiere, nel 2009 in“Funny People”, commedia agro – dolce di Judd Apatow, è un comico in fin di vita, che insegna i trucchi del mestiere a un giovane inesperto. Nel 2010 è sul grande schermo con “Un weekend da bamboccioni” di Dennis Dugan, affiancato da Kevin James e Chris Rock. Nel 2011 esce nelle sale con due film, “Mia moglie per finta – Just Go With It” diretto da Dugan, con Jennifer Aniston e Nicole Kidman, e “Jack e Jill”.

Nel 2012 è la volta di “Indovina perché ti odio”. L’anno seguente lo vediamo protagonista in “Un weekend da bamboccioni 2”, sequel del film del 2010, di cui è anche sceneggiatore e produttore. Nel 2015 entra nel cast di “Pixels”, un film diretto da Chris Columbus, liberamente ispirato all’omonimo cortometraggio francese del 2010 di Patrick Jean, che mostra New York invasa da personaggi di videogiochi classici.

Nel 2014 è di nuovo in coppia con l’amica di sempre Drew Barrymore in “Insieme per forza”.

Massimo Racca

Filmografia

Adam Sandler Filmografia – Cinema

Adam Sandler prima

  • Going Overboard, regia di Valerie Breiman (1989)
  • Shakes the Clown, regia di Bobcat Goldthwait (1991)
  • Teste di cono, regia di Steve Barron (1993)
  • Airheads – Una band da lanciare, regia di Michael Lehmann (1994)
  • Agenzia salvagente, regia di Nora Ephron (1994)
  • Billy Madison, regia di Tamra Davis (1995)
  • Un tipo imprevedibile, regia di Dennis Dugan (1996)
  • Bulletproof, regia di Ernest Dickerson (1996)
  • Prima o poi me lo sposo, regia di Frank Coraci (1998)
  • Dirty Work, regia di Bob Saget (Cameo non accreditato) (1998)
  • Waterboy, regia di Frank Coraci (1998)
  • Big Daddy – Un papà speciale, regia di Dennis Dugan (1999)
  • Little Nicky – Un diavolo a Manhattan, regia di Steven Brill (2000)
  • Animal, regia di Luke Greenfield (Cameo non accreditato) (2001)
  • Ubriaco d’amore, regia di Paul Thomas Anderson (2002)
  • Mr. Deeds, regia di Steven Brill (2002)
  • Hot Chick – Una bionda esplosiva, regia di Tom Brady (Cameo non accreditato) (2002)
  • Terapia d’urto, regia di Peter Segal (2003)
  • 50 volte il primo bacio, regia di Peter Segal (2004)
  • Spanglish – Quando in famiglia sono in troppi a parlare, regia di James L. Brooks (2004)
  • L’altra sporca ultima meta, regia di Peter Segal (2005)
  • Deuce Bigalow – Puttano in saldo, regia di Mike Bigelow (2005)
  • Cambia la tua vita con un click, regia di Frank Coraci (2006)
  • Reign Over Me, regia di Mike Binder (2007)
  • Io vi dichiaro marito e marito, regia di Dennis Dugan (2007)
  • Zohan – Tutte le donne vengono al pettine, regia di Dennis Dugan (2008)
  • Racconti incantati, regia di Adam Shankman (2008)
  • Funny People, regia di Judd Apatow (2009)
  • Un weekend da bamboccioni, regia di Dennis Dugan (2010)
  • Mia moglie per finta, regia di Dennis Dugan (2011)
  • Jack e Jill, regia di Dennis Dugan (2011)
  • Indovina perché ti odio, regia di Sean Anders (2012)
  • Un weekend da bamboccioni 2, regia di Dennis Dugan (2013)
  • Insieme per forza, regia di Frank Coraci (2014)
  • Pixels, regia di Chris Columbus (2015)
  • The Ridiculous 6, regia di Frank Coraci (2015)
  • The Do-Over, regia di Steven Brill (2016)
  • Sandy Wexler, regia di Steven Brill (2017)
  • The Meyerowitz Stories, regia di Noah Baumbach (2017)

Adam Sandler Filmografia – Televisione

  • I Robinson (Serie TV, 4 episodi) (1987–1988)
  • Jessie (Serie TV, episodio 2×19) (2013)

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