Eco Del Cinema

20 sigarette (2010)

Recensione

“20 sigarette” per imparare a convivere col dolore

20 sigarette 2

“20 sigarette” è una pellicola splendida che, senza retorica e senza ipocrisia, racconta da un punto di vista personale, quello del regista (autore dell’omonimo libro da cui è tratto il film) la strage di Nassirya. Il film non è storico, tantomeno politico, quanto di formazione, di maturazione, di crescita, quella di Amadei, scampato casualmente all’attentato. Viene mostrato il ragazzo che era prima, le sue convinzioni, lo scorrere delle sue giornate, tra centri sociali, manifestazioni, amici e famiglia, e la grande passione per il cinema. In nome di quella passione accetta di recarsi in Iraq al seguito del regista Stefano Rolla, del quale è amico da sempre, per aiutarlo nella realizzazione di una pellicola che mostri la realtà di quei giorni.

In poche ore la vita di Aureliano viene stravolta: la storia lo vuole casuale protagonista di un grande e triste evento e questo cambia la sua vita per sempre. Vinicio Marchioni dà vita ad un Aureliano che da ragazzo si trova improvvisamente uomo, un uomo che sente di aver perso parte di ciò che era, ma non per questo si sente impoverito, anzi è umanamente più ricco, come solo chi ha sofferto può esserlo.

20 sigarette: una perla di cinema italiano

Complimenti anche alla Crescentini, la sua interpretazione è intensa e dolce. In un panorama cinematografico come quello italiano, dove è difficile proporre pellicole che non siano commedie ruspanti o drammi piagnucolosi, “20 sigarette” è una gemma preziosa, che fa sperare in un cinema coraggioso, che sappia proporre temi attuali, dolorosi, in modo asciutto, senza spingere lo spettatore alle facili lacrime, anzi, sembrerà incredibile, ma alcuni momenti sono divertenti.

La vera vita infatti è questa, un mix di gioie e dolori, coi quali imparare a convivere. Amadei è un bravo artista, che ha saputo raccontare il suo dramma fondendo il brio e la leggerezza che contraddistinguevano il suo ‘prima’, al dolore ed alla consapevolezza dei mali del mondo del ‘dopo’. Si evince dall’esperienza personale del regista la facilità con la quale esprimiamo giudizi su ciò che non fa parte del nostro vissuto, e le prospettive diverse che invece le vicende mostrano quando noi ne siamo i protagonisti. Consigliamo il film a tutti, perché è ben fatto, e perché ha il valore aggiunto di essere una storia vera.

Maria Grazia Bosu

Trama

  • Regia: Aureliano Amadei
  • Cast: Carolina Crescentini, Vinicio Marchioni, Giorgio Colangeli, Fabrice Scott, Antonio Gerardi, Duccio Camerini, Massimo Popolizio, Orsetta De Rossi, Luciano Virgilio, Gisella Burinato, Edoardo Pesce, Alberto Basaluzzo
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 94 minuti
  • Produzione: Italia, 2010
  • Distribuzione: Cinecittà Luce
  • Data di uscita: 8 settembre 2010

20 sigarette - Locandina italianaTratto dall’omonimo libro scritto dallo stesso Aureliano Amadei, “20 sigarette” ripercorre la strage di Nassirya e non vuole essere una cronaca oggettiva di quello che successe nel 2003, ma un racconto in ‘soggettiva’ di quegli avvenimenti, narrato da colui che li ha vissuti in prima persona.

Aureliano, un 28enne precario sia nel lavoro che negli affetti, riceve l’offerta di partire per lavorare come aiuto regista nella preparazione di un film che si svolge in Iraq, al seguito della ‘missione di pace’ dei militari italiani.

Giunto lì Aureliano non avrà il tempo di finire un pacchetto di sigarette che si ritroverà protagonista del tragico attentato alla caserma di Nassirya del 12 novembre 2003, di cui sarà l’unico civile sopravvissuto.

Trailer

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