Eco Del Cinema

14 Kilómetros (2007)

Trama

  • Regia: Gerardo Olivares
  • Cast:Mahamadou Alzouma, Aminata Kanta, Adoum Moussa
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 95 minuti
  • Produzione: Spagna, 2007
  • Distribuzione: Bolero Film
  • Data di uscita: 28 maggio 2010

14kmVioleta è una giovane ragazza che vive in un villaggio del Mali. Per evitare il matrimonio combinato dalla famiglia con un vecchio uomo lascivo che non le piace proprio, decide di scappare di casa. Contemporaneamente, nel vicino Niger, un giovane calciatore di nome Buba, che per vivere fa il meccanico, decide insieme al fratello di tentare la sorte in Europa, “dove nessuno muore di fame”. Violeta e i due ragazzi si incontrano durante il viaggio che li conduce verso il Marocco, attraversando l’Algeria con mezzi di fortuna. Ad un certo punto si ritrovano però da soli, ancora nel deserto del Ténéré, e sbagliando direzione incominciano a girare in tondo. Inizia così una durissima odissea.

14 Kilómetros: l’Africa e il sogno d’Europa

Nel suo secondo lungometraggio, Gerardo Olivares indaga e mostra i duri cammini che dal continente nero spingono i migranti verso il sogno d’Europa. Sono solo 14 i chilometri che li dividono da una vita di felicità e condizioni meno difficile, ma prima bisogna raggiungere il Marocco: la meta necessaria per chiunque voglia attraversare il Mediterraneo.

In “14 Kilómetros”, Olivares adotta il punto di vista di due giovani ragazzi, ancora in tempo per cambiare completamente vita. L’Europa sarà visibile allo spettatore soltanto in lontananza, solo dalla punta di Tarifa. Questo non è casuale: il regista, infatti, intende muoversi attraverso l’Africa e per l’Africa, considerando il viaggio dei due protagonisti dal suo punto di partenza. Questo lungo e interminabile viaggio è considerato però da una prospettiva caratterizzata da una profonda amarezza. Povertà, deserto e disperazione muovono la macchina da presa e sono perennemente evidenti nei volti di Violeta e Buba.

Gerardo Olivares e il suo “14 Kilómetros” vorrebbero forse essere un monito, uno spunto di riflessione che considera coloro i quali non riescono a raggiungere il sogno d’Europa, come dimostra la frase posta in chiusura della pellicola: “Continueranno a vivere e a morire, perchè la storia ha dimostrato che non c’è muro capace di contenere i sogni”.

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